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Come gestite il COVID?

Aggiornamento al 30/11/2021

La nostra organizzazione si è sempre distinta per il voler fare, voler fare il massimo e farlo mettendo al primo posto la sicurezza ed il benessere del concorrente. 

A un anno di distanza dall’edizione che ha visto 1100 concorrenti correre in piena pandemia, con misure di sicurezza elevatissime, ci troviamo nuovamente ad affrontare uno stato di emergenza e di peggioramento della situazione epidemiologica. 

Oggi, a differenza dell’anno scorso, ci troviamo nel mezzo di una situazione di grande conflittualità, di divisioni e rabbia. 

Trieste, città della cultura e della scienza, città che con la Corsa della Bora, nel 2021, ha per prima fatto vedere come si può correre in sicurezza, da alcuni vuole essere propagandata come capitale mondiale della protesta e della divisione. 

Trieste è un crocevia di culture, di idee e con chiese di tutte le religioni, una accanto all’altra. Una città di cultura, scienza e rispetto delle idee. 

Questa è la Trieste che conosciamo, la Trieste della Bora, di Umberto Saba, Italo Svevo e Margherita Hack.

La situazione normativa per gestire un evento come la Corsa della Bora è piuttosto articolata. 

Stando ai protocolli AICS per gli atleti non sarebbe richiesto il Green Pass, per quelli FIDAL lo sarebbe. 

Per le non competitive non sarebbe richiesto, per gli sconfinamenti nelle gare transfrontaliere la  situazione si complica ancora. 

A questo aggiungiamo i ristori al chiuso, la gestione delle docce e degli spogliatoi e il pernotto in gara in spazi condivisi per la gara su lunga distanza. 

Questa situazione variegata ci consentirebbe, di fatto, di creare gare per ogni gusto. Di fare correre e partecipare tutti, con un ventaglio di opzioni che vanno dal Green Pass Rafforzato alla semplice autocertificazione e controllo della temperatura.

La domanda da porsi, nelle ore in cui il Governo pensa a un lockdown di 15 giorni da dopo l’evento, non è tanto cosa sia meglio fare a livello organizzativo e di marketing. 

La domanda da farsi non è quali opportunità potremmo cogliere in questo momento.

La sola domanda è cosa sia più sicuro ed eticamente corretto nei confronti dei concorrenti.

La base dello sport e della competizione è di dare a tutti le medesime condizioni, senza creare differenze di trattamento, senza svantaggiare o avvantaggiare nessuno. 

Una non competitiva ad oggi, anche con il DL Super Green Pass, consente la partecipazione senza Green Pass e senza tampone negativo. Ma i ristori, i servizi e gli spazi che questi atleti occuperanno, saranno i medesimi degli atleti che hanno fornito maggiori garanzie di sicurezza. Questo non sarebbe eticamente corretto e non garantirebbe le medesime condizioni di sicurezza per tutti gli atleti.

In quest’ottica il comitato di gara ha deciso quanto segue:

  • Per partecipare alla manifestazione sarà richiesto a tutti, anche ai non competitivi, di avere: doppia vaccinazione, o tampone negativo entro 48 ore dalla gara (effettuato e certificato da un medico), oppure avvenuta guarigione da COVID negli ultimi 6 mesi. 
  • Chi vorrà ritirare il pettorale in qualsiasi punto o con qualsiasi metodologia prima delle 48 ore dallo start della gara, dovrà caricare sul sito un green pass che attesti la doppia dose o la guarigione, in corso di validità al giorno della gara.
  • Tutti gli atleti dovranno compilare la liberatoria che attesti l’assenza di sintomi o contatti con infetti nelle ore e nei giorni antecedenti alla gara. 
  • Per gli atleti, l’accesso ai ristori in gara, al ristoro post gara sulla finish line, accesso alle navette e trasporti, spogliatoi o docce, valgono gli stessi requisiti di partecipazione alla gara
  • Per la ristorazione al tavolo post gara, o per l’accesso all’evento da parte dei visitatori, sarà necessaria la doppia vaccinazione o l’avvenuta guarigione. Green pass rafforzato.
  • Non verrà ammessa alcuna deroga o eccezione.
  • La liberatoria aggiornata ed il modulo caricamento GreenPass saranno disponibili sul sito, dal profilo runner, a partire dall 8 dicembre.

Situazione prima del 05 Dicembre 2021


La ASD SentieroUNO è stata la prima organizzazione a dare vita ad un evento di corsa con più di 1000 partecipanti in era covid in zona di allerta arancione.

Questo è stato possibile grazie ad un lavoro di pianificazione, studio ed iter autorizzativo iniziato durante di lockdown di marzo 2020 e terminato con l’edizione di gennaio 2021 della Corsa della Bora.

Un protocollo rigorosissimo, una lunga fase di formazione dei volontari ed un processo di informazione continuo verso i concorrenti sono stati la prerogativa dell’edizione 2021.

Il risultato è stato garantire un evento con la massima sicurezza sia sanitaria che sul percorso di gara, che ha visto zero ospedalizzazioni e solo 22 ritiri su 1044 concorrenti.

Scegliere una corsa in questo periodo significa non solo “sperare” che non venga annullata, ma anche affidarsi alla serietà dell’organizzazione.

Noi non possiamo garantirvi che il covid non ci sarà, ma possiamo garantivi che:

  • Siamo pronti a tenere la gara anche nelle condizioni di livello di allerta arancione.
  • Abbiamo soluzioni per garantire la partecipazione di atleti esteri.
  • Ci impegniamo ad un costante servizio di assistenza via telefono e mail fornendo sempre informazioni aggiornate e dettagliate. NON vi negheremo mai una risposta. Essere presenti sempre per noi è una priorità.
  • Abbiamo percorsi alternativi in caso non si potesse sviluppare la soluzione trans frontaliera.
  • Possiamo garantirvi sevizi che spesso non vengono dati non perché non si possono dare ma perché richiedono costi maggiori, come ad esempio:
    • Ristori con “cibo vero”, confezionato con la massima sicurezza ma che non sia la classica barretta o la merendina confezionata
    • Servizi doccia, guardaroba e alimenti caldi sulle gare lunghe.
    • Ci impegniamo a lavorare di più, non di meno, non usando il covid come una scusa per offrire di meno a prezzo più alto.
  • Se questo non bastasse vi offriamo una politica di protezione e rimborso che consente di avere indennizzi fino al 120% del valore dell’iscrizione o il trasferimento su tutti gli eventi S1.

Nella primavera 2020, quando tutti si preparavano ad un’estate senza covid e a gare autunnali come se niente fosse, noi abbiamo iniziato a lavorare ad un’edizione invernale in zona di massima allerta e nel mezzo della terza ondata.

Nel gennaio 2021, pur sperando per una rapida soluzione di questa situazione, abbiamo iniziato ad applicare un nuovo protocollo di gestione che consenta di affrontare nel massimo della sicurezza e comfort questa emergenza, pronti, nostro malgrado, a viverla come una nuova normalità.

Alla fine dell’edizione 2021 della Corsa della Bora abbiamo inoltre donato 500 tamponi rapidi alle scuole primarie di Trieste, perché la corsa è anche solidarietà e partecipazione.

Non sappiamo prevedere se lo stato di emergenza verrà prorogato dopo il 31/12, ne se le misure di contenimento saranno attive al momento della gara. Ma quello che sappiamo è che siamo pronti a fronteggiare le varie evenienze.

Non sappiamo se al momento della gara il Green Pass sarà obbligatorio.
Il passaporto verde viene chiesto se la normativa Italiana lo richiederà.
Per la Ecomarathon si applicano i protocolli FIDAL, per le altre gare quelli AICS.

Nel nostro evento Alpe Adria Ultra Trail di Agosto non è stato richiesto. Come da normativa.

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LA CORSA DELLA BORA

Il Paradiso per il Running e il Trail Running invernale, la meta ideal per gli amanti della corsa: un tracciato spettacolare, con continue variazioni di panorama e di fondo. Uno scenario unico che racchiude in se le caratteristiche dell’alta montagna, ma in riva al mare.

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