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S1 Trail 57 km: la “Corsa Regina” della Corsa della Bora

Novità 2024: partenza unica ore 7.00

Per chi è consigliata la Corsa della Bora Trail 57 km?

La Corsa della Bora Trail 57 km è consigliata per coloro che cercano un’ultra senza i dislivelli delle gare alpine estive, ma che desiderano comunque affrontare tratti di terreno roccioso che richiamano le cime dolomitiche. Il percorso offre tratti molto veloci e adatti alla corsa, intervallati da brevi sezioni panoramiche che richiedono una maggiore abilità tecnica. La quantità di dislivello e la lunghezza richiamano le gare prealpine e del centro Italia, ma il terreno non è certo quello delle colline. Si alterna tra terreno sassoso, terra battuta e ghiaia. È fondamentale indossare scarpe da trail e, anche in caso di terreno umido o bagnato, gli tratti fangosi sono limitati. Questa gara è l’ideale per iniziare la stagione o avvicinarsi al mondo delle ultra in vista di distanze più lunghe in programma per il futuro. Non ci sono tratti esposti. Non ci sono tratti noiosi o di collegamento: l’intero percorso è panoramico, sempre vario e con poche centinaia di metri di asfalto. Abbiamo sviluppato una logistica complessa per creare un’esperienza unica in una gara in linea.

Scopriamo la Corsa della Bora 57 km, km per km!

L’incanto della Corsa della Bora da 57 km inizia alle prime luci dell’alba, con la partenza dal confine di Basovizza. Qui, all’alba dell’inverno, i corridori si radunano, illuminati da una luna d’argento e da mille luci tremolanti, pronti a intraprendere un’avventura epica.

Nei primi chilometri, approssimativamente al km 5, i runner si avventurano verso l’ascesa del Monte Cocusso. Sospeso tra Italia e Slovenia, il monte regna sovrano sul paesaggio, un gigante di pietra e verde, assonnato nelle fredde giornate invernali. In cima, una vista mozzafiato si dispiega, con la brezza che sussurra storie di due nazioni e il Golfo di Trieste e Capodistria che si adagiano placidi in lontananza.

Il percorso prosegue, dopo una lunga discesa verso il fondovalle, su per il Sentiero dell’Amicizia, che si raggiunge attorno al km 10. Questo sentiero, scolpito nel tempo dal passaggio di pastori e contadini, è ora un simbolo di unione e fratellanza. Seguendo le loro impronte, i corridori si inoltrano nella profondità dell’inverno, scorgendo l’incanto delle stagioni passate e l’armonia della natura.

Il viaggio continua verso il Castello di San Servolo, un tassello di storia al km 15 circa. Questo luogo, avvolto nel mistero e nell’antichità, regala un respiro dalla corsa, offrendo un raro sguardo su un passato immortale, proteso sul blu del Golfo di Trieste e con la rocca calcarea ai suoi piedi.

Dopo una discesa panoramica, la Corsa della Bora entra nella meravigliosa Val Rosandra. Qui, attorno al km 20, l’incontro con il Rifugio Premuda offre una pausa ristoratrice. Tra le mura di questa oasi montana all’altitudine del mare, si avverte la promessa della primavera, un sussurro tra il freddo dell’inverno.

Oltre la metà del percorso, attorno al km 35, i corridori raggiungono Opicina e la celebre Napoleonica. Qui, la strada di Napoleone offre scorci panoramici che si aprono sull’azzurro del mare e sui monti innevati di sfondo, un quadro invernale incantevole, sospeso tra cielo e terra, tra mare e monti.

Si prosegue verso Prosecco, attorno al km 40. Qui, tra vigneti dorati anche in pieno inverno e panorami mozzafiato, si respira la tranquillità dell’inverno, come se il mondo fosse in attesa di un risveglio primaverile. Lo sapevi che il vino Prosecco è nato proprio si questi versanti in riva al mare?

Il sentiero prosegue fino alla Vedetta di San Primo, un luogo magico al km 45 circa. La vista dal punto panoramico è un affresco naturale di incantevole bellezza, che si srotola sotto il manto d’inverno. E’ d’obbligo fermarsi per una foto!

Si entra infine nel sentiero della Salvia ad Aurisina, attorno al km 50. Questo sentiero, fragrante nei mesi caldi e fantastico da correre in quelli freddi, conduce verso l’ultimo tratto della gara.

La fine della corsa è un trionfo sulla Costa dei Barbari, con gli ultimi chilometri sulla spiaggia rocciosa. Questo arrivo, tutto tranne che scontato, richiederà tutto l’impegno, sia mentale che fisico, dei runner. Ma è qui che la vera bellezza della Corsa della Bora si svela, tra il fragore delle onde e l’ultimo respiro dell’inverno.

In questa corsa, ogni chilometro racconta una storia, ogni passo scopre un paesaggio diverso. La Corsa della Bora è un viaggio attraverso le stagioni, un racconto di resistenza e bellezza, una prova che sfida e celebra allo stesso tempo la maestosità dell’inverno. Ogni partecipante lascerà una parte di sé su questi sentieri e ne porterà con sé i ricordi di un’esperienza indimenticabile.

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LA CORSA DELLA BORA

Il Paradiso per il Running e il Trail Running invernale, la meta ideal per gli amanti della corsa: un tracciato spettacolare, con continue variazioni di panorama e di fondo. Uno scenario unico che racchiude in se le caratteristiche dell’alta montagna, ma in riva al mare.

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